BIOFILIE è il laboratorio di ricerca scientifica, archivio di documentazione di pratiche femministe e utero umido che racconta per la prima volta in maniera esaustiva il lavoro eclettico e transdisciplinare realizzato da Giulia Tomasello e dalla costellazione di collaboratori e collaboratrici che l'hanno affiancata in questi anni. Un viaggio all’interno di uno spazio che esiste in un futuro prossimo e si manifesta come esposizione pensata per avvicinare le Persone a temi complessi, senza tracciare nette linee di separazione tra conoscenza scientifica, umanesimo e innovazione sociale.
BIOFILIE è, prima di tutto, una mostra dalla quale emerge l’amore e la passione per la vita nelle sue molteplici manifestazioni, con una particolare attenzione alle relazioni plurali e inclusive che esistono tra l’umano e il non umano. Per approfondire queste pionieristiche forme di conoscenza Tomasello ha sviluppato la perizia di un borgomastro, capace di coordinare progetti corali che spaziano dalle nanoscienze alla medicina, dal design all’hacking.
Giovani professionisti che lavorano in università e centri di innovazione di tutta Europa con il chiaro obiettivo di focalizzare il loro discorso su tre questioni cruciali: femminismi, cura e biodesign.
Dal percorso disegnato dalla mostra emerge un approccio radicalmente nuovo alla conoscenza, che livella quella generalmente considerata alta con quella bassa, approfondisce gli aspetti relazionali e sociali quanto quelli numerici. Un cambio di paradigma in cui l’educazione non è un passaggio di informazioni, ma svolge un ruolo imprescindibile per l’avanzamento del sapere stesso, così come partire dalla soggettività dei nostri corpi diventa fondamentale premessa per capirli e curarli.
Come ci mostra ALMA, infatti, quando si sperimentano biotecnologie per la cura femminile si deve necessariamente affiancare alla ricerca tecnologica, “by design”, un’indagine sulle barriere culturali e i tabù connessi al corpo delle donne, mettendoli al centro.
Da questa consapevolezza prendono le mosse progetti che possono essere considerati di militanza. Rethinking the Bra, realizzato insieme a una comunità mondiale di donne con l’obiettivo di ripensare i reggiseni per abbracciare i corpi di tutte, appare tra corpi non conformi che indossano intimo non conforme. TNUC e Nessunə esclusə ci restituiscono esperienze di workshop che ci mostrano come la condivisione della conoscenza attraverso azioni femministe debba uscire dai laboratori per raggiungere in ufficio, in strada e a casa uomini e donne.
La sala più intima della mostra, invece, è quella dedicata a Future Flora, progetto vincitore dello STARTS Prize 2018. Un kit per prevenire e trattare le infezioni vaginali diventa l’occasione per parlare di biohacking e delle relazioni simbiotiche tra gli esseri umani e le altre forme di vita, esempio di un cambio di prospettiva su come confrontarci con gli altri innumerevoli esseri viventi che co-abitano la Terra.
BIOFILIE è, in definitiva, un'occasione per interrogarsi su come stiamo cambiando il modo di interpretare e interrogare il mondo, che siano questioni di natura biologica o sociale poco importa. E ci suggerisce che è tempo di scegliere come vogliamo che la tecnologia entri in tutti gli aspetti della nostra vita.
Il percorso online di Design Biophilia è realizzato in collaborazione con Umanesimo Artificiale
CREDITI
Giulia Tomasello / Art-Director Designer
Federico Bomba / Curatore
Simone Tomasello / Artista Collaboratore
Paola Ricci / Coordinatrice di produzione
Simone Alessandrini / Scenografo
Umanesimo Artificiale / Web Designer
Tauras Stalnionis / Grafico
Benedetta Bisagni / Video Designer
Julia Jover Cano / Ricercatrice
BIOFILIE è una produzione Sineglossa e Giulia Tomasello
ALMA
Giulia Tomasello, Co-Fondatrice Interaction Designer
Isabel Farina, Co-Fondatrice Antropologa Medica
Tommaso Busolo, Co-Fondatore Scienziato dei Materiali
Ryo Myzuta, Co-Fondatore Scienziato delle Nanotecnologie
Rethinking the Bra
Giulia Tomasello, Co-Fondatrice Interaction Designer
Essi Mikkola, Co-Fondatrice Service Designer
Stephanie Schildowski, Co-Fondatrice Fashion Designer
HOC Lab Tech, Co-Fondatori Design studio esperti in maglieria 3D
TNUC
Giulia Tomasello, Designer
Ahmad Alamoudi, Artista Visual
Georgina Johnson, Curatrice Laundry Service
Nessunə esclusə
Valentina Battistoni, Art-Director
Truth Inside Females (Giulia Tomasello, Isabel Farina, Giulia Terenzi), Curatela Laboratori
Future Flora
Giulia Tomasello, Interaction Designer
Giulia Tomasello è una designer italiana che combina biotecnologia e wearable technology per rompere i tabù sui corpi delle donne*. Vincitrice nel 2018 dello STARTS Prize, premio assegnato ai progetti che rappresentano “alleanze innovative tra tecnologia e pratiche artistiche", il suo lavoro multidisciplinare ha ricevuto anche altri riconoscimenti a livello europeo e internazionale, tra cui il World Omosiroi Japanese Award 2020. Giulia è attualmente visiting lecturer presso università italiane e europee e porta avanti il suo impegno educativo con Coded Bodies, piattaforma progettata per apprendere le basi dei soft wearables e l'esplorazione dei tessuti biologici.
www.gitomasello.com
Per accedere alle mostre è necessario esibire il Super Green pass e indossare una mascherina chirurgica
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